Produzione
vitivinicola nel Vulture, intervista a Gerardo Giurtrabocchetti,
Cantine del Notaio...
di
Redazione
La
primavera e l'estate 2020 saranno ricordate come stagioni estremamente aride, anzi
tra le piu' aride, e, ciò ha determinato una sensibile riduzione
delle rese produttive per ettaro, anche se, di contro, di ciò ne ha beneficiato
la qualità. La causa principale di tale situazione, non è stata
determinata dalla siccità dell'estate, sottolinea Gerardo
Giuratrabocchetti, bensì, da quella invernale e primaverile, che
hanno impoverito le riserve idriche dei terreni. Nel corso del 2017,
vi è stato un periodo estivo torrido e siccitoso di gran lunga
superiore a quello di quest'anno, però, le riserve idriche delle
stagioni precedenti, risultavano cospicue, a differenza di ciò che è
accaduto nel corso del 2020. Di conseguenza, quest'anno, tale
situazione ha comportato, nei confronti delle piante, un fenomeno di
particolare stress che ha favorito la formazione di sostanze
polifenoliche, che determina una migliore qualità delle uve e dei
vini, grazie alle proprietà di sostanze antiossidanti prodotte.
Quindi, ribadisce Giuratrabocchetti, quest'anno vi sarà minore
quantità, e migliore qualità...
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